trova le differenze

SOno sempre stata una donna estremamente romantica, mi piccioni i gesti inaspettati, le sorprese anche se piccole. SOlo l’idea che qualcuno abbia pensato a me, mi scalda il cuore. Io amo sorprendere la gente, e vedere la gioia sui loro volti. Ovviamente ho sposato un uomo che sta al romanticismo come android sta all’iphone. Ho reso l’idea? il massimo del romanticismo e’ quando sparecchia perche’ io sono sfatta dopo una giornata trascorsa fuori tra lavoro e altri mille giri.

Nella vita ho sempre sperato di poter essere accettata e amata per quella che sono e non per quella che gli altri vorrebbero che fossi. Hanno cercato di cambiarmi fin dall’infanzia, perche’ non andavo bene. E ovviamente il risultato e’ che adesso mi detesto, e continuo a farmi male cercando rigugio nell’unica cosa da cui dovrei separarmi definitivamente: il cibo. Non ho mai cambiato il mio modo di essere o di comportarmi per piacere alle persone. Io sono cosi’. Nel bene e nel male io sono questa. E la mattina potrei tranquillamente guardarmi allo specchio con la coscienza pulita, se decidessi di guardami allo specchio.

Alcune volte mi rendo conto di arrivare a sera, e di non essermi mai guardata allo specchio nell’arco della giornata. Quanto e’ profondo il rifiuto verso me stessa e quanto profondamente si e’ radicato dentro di me?

Ripartenze

Settembre e’ stato sempre un mese che mi ha emozionato molto. E’ un mese fatto di inizi. Riaprono tutte le attivita’ dopo le vacanze, la scuola, ma soprattutto e’ il mese del mio compleanno. Agosto e’ stato un mese di stravolgimenti, soprattutto per mio figlio, visto che cambiera’ scuola. Lui ha seguito un percorso di logopedia per difficolta’ di apprendimento, e dopo un anno lungo, fatto di tanta fatica, e’ approdato in prima elementare. E; un bimbo molto timido, che fa fatica a fidarsi, Ma non si e’ creato nessun tipo di feeling con l’insegnante. Anzi! Abbiamo chiesto anche il supporto della psicologa della scuola per aiutare sia R. che la maestra, ma non ci sono stati progressi. Durante l’estate e’ venuto fuori che la maestra (voglio credere non lo abbia fatto in cattiva fede ma solo per spronarlo) lo ha “umiliato” davanti alla classe. Mio figlio mi ha raccontato che “ridevano tutti, ma per me non e’ stato divertente mamma”. Due bambine della classe, ricordano con chiarezza l’episodio, quindi con mio marito abbiamo ritenuto non fosse il metodo educativo giusto e in due settimane abbiamo stravolto tutto. Abbiamo fatto la cosa giusta?  Trascorro ore a farmi la stessa domanda. Ho sbagliato qualcosa, avrei dovuto fare qualcosa di diverso? Ma poi mi dico che tutte le scelte sono state fatte in buona fede, con la convinzione che fosse il meglio. Lo continuo a ripetere. Quando resti incinta, tutti ti dicono quanto e’ meraviglioso diventare madre, ma nessuno ti dice quante lacrime verserai, quanto spesso ti sentirai inadeguata, non all’altezza, quante ore trascorrerai insonne sperando di fare le scelte giuste. Sia chiaro, non rimpiango nemmeno un minuto. Essere madre e’ la cosa piu’ bella che mi potesse capitare e non smettero’ mai di essere grata per questo.

Comunque dicevo, settembre mese di inizi. Devo iniziare da me adesso. Prendermi cura di me, tornare a guardarmi allo specchio.

 

Desiderio

Da qualche settimana, sogno spesso di diventare madre per la seconda volta. sogno di essere in ospedale e di partorire una bambina. sogno di arrivare in ospedale con dei dolori e mi dicono, signora è iniziato il travaglio, sta per partorire. Ed io confusa, perchè all’oscuro di tutto, mi chiedo cosa farò indossare al nascituro visto che non ho niente.

Un sogno che si ripete, notte dopo notte.

Non è un segreto che mi piaccia essere mamma. le persone che mi circondano dicono che io sono nata mamma. e diventarlo è stato il momento più bello della mia vita. quando ho incontrato lo sguardo del mio piccolo per la prima volta, il mio cuore è quasi esploso dalla gioia.

Adesso sogno che questo miracolo si ripeta, ma per colpa dell’errore di qualcuno, non potrò ripetere la meravigliosa ed emozionante esperienza di dare la vita. sono arrabbiata, perchè non ho potuto scegliere. non ho avuto la facoltà di decidere se e quando avere un altro bambino.  è vero, non dovrei lamentarmi perchè ci sono tante situazioni molto più difficili della mia. continuano a ripetermi anche questo. ma sono arrabbiata lo stesso.

amicizia

ho sempre pensato di essere una buona amica.

la mia convinzione è sempre stata di essere una persona presente che da tutto per gli altri. mai pensiero fu più sbagliato a detta delle persone che mi sono vicine.

nel corso degli anni ho avuto tante amicizia. dei colpi di fulmine incredibili, che poi sono sempre sfociati nel nulla. a quanto pare sono io il problema se a quasi 40 anni non ho amici.

parlo di me e non va bene, non parlo e non va bene. mi lamento e allora perchè ti lamenti e non lo fai allora non ti fidi.

anche adesso, dopo i fuochi d’artificio di una amicizia a 3 bellissima, siamo arrivati al capolinea. al momento dei giudizi. al momento dei silenzi assoluti, delle cose non dette a me ma solo fra loro, all’esclusione. che amarezza. che delusione.

mi sembra di essere tornata ad anni fa. quando prendendo il telefono vedevo la desolazione.

probabilmente è quanto merito. per carità. visto che non ho amici ed altre persone hanno amici dall’infanzia, dalle elementari, ed io nessuno il problema sono io. ma appurato ciò non è  che mi senta meglio.

passerà. ci vorrà tempo ma passerà

 

a volte ritornano

avevo completamente rimosso di aver creato questo nuovo blog. ho dimenticato anche di prendermi cura di me stessa. ma il mio corpo mi sta mandando dei segnali inequivocabili. mi sta dicendo che è il momento di pensare un pò a me.

la mia priorità per tutta la vita sono stati gli altri e adesso è arrivato il momento per me.

sto cercando di capire cosa voglio veramente dalla vita. alcune situazioni iniziano a starmi strette. il non avere nessuna prospettiva futura mi atrofizza il cervello.

devo darmi una mossa.

una boccata di aria

stamattina parlavo con una mia carissima amica, mi ha fatto riflettere sul fatto che ogni tanto abbiamo bisogno di tirare una boccata d’aria. che ogni tanto per poter continuare bisogna tirare su la testa, respirare per poi andare avanti fino a quando non sentiamo nuovamente la necessità di respirare. ho immaginato un nuotatore che va avanti a suon di bracciate e poi ogni tanto gira la testa per fa entrare aria nei polmoni e poi di nuovo giù e avanti fino alla meta.

la mia aria sono sempre stati la scrittura e la lettura. non ho più molto tempo per leggere, ma voglio provare a ritagliarmi un pò di spazio per leggere. chi leggerà? probabilemente nessuno ma questo poco importa. l’importante è che io possa ritrovarmi ogni tanto.

perchè sonotuttioccupati?

ho provato a scegliere nomi alternativi, ma erano tutti già occupati, allora ho pensato proviamo ed è andata bene!

chi sono? una donna, mamma, moglie, lavoratrice che si barcamena nella frenesia della vita di tutti i giorni. al momento sto vivendo in apnea, per una situazione non facile. spero di riuscire, scrivendo, a far arrivare un pò di aria al mio cervello (abitato da una decina di criceti)…